Secondo i dati provvisori diffusi dall’ISTAT, il mese di febbraio 2025 segna un nuovo miglioramento per il mercato del lavoro italiano. Gli occupati crescono dello 0,2% rispetto a gennaio, con 47mila unità in più, portando il tasso di occupazione al 63%, il valore più alto degli ultimi anni. La crescita riguarda in particolare le donne, i lavoratori autonomi e quelli a termine. Segno negativo, invece, per la fascia 25-34 anni e per gli uomini, che registrano un lieve calo.
Parallelamente, cala il numero di persone in cerca di lavoro (-4,9%, pari a -79mila unità) e il tasso di disoccupazione scende al 5,9%, tornando su livelli pre-crisi finanziaria. Ancora più significativo il calo della disoccupazione giovanile, che tocca il 16,9% (-1,4 punti percentuali).
Cresce però anche il numero degli inattivi (+33mila), in particolare tra gli uomini e i giovani adulti tra i 25 e i 34 anni, un segnale che può indicare una certa sfiducia nel mercato o una transizione verso percorsi formativi.
Su base annua, il numero complessivo degli occupati è aumentato del 2,4% (+567mila), con una diminuzione marcata anche dei disoccupati (-18,4%) e degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-0,5%).
Il Commento di Assoesercenti
Il quadro generale mostra segnali incoraggianti: più occupazione, meno disoccupazione e una dinamica positiva anche su base annuale. Tuttavia, alcuni elementi meritano attenzione. La fascia 25-34 anni, spesso cuore della produttività nazionale, continua a mostrare fragilità sia sul fronte occupazionale che su quello dell’inattività. Inoltre, la crescita del lavoro a termine e autonomo, seppur positiva in termini numerici, solleva interrogativi sulla qualità e stabilità dell’occupazione creata.
Il miglioramento è reale, ma va consolidato con politiche attive capaci di intercettare le esigenze delle nuove generazioni e sostenere la transizione verso un’occupazione più stabile e qualificata.