Nasce in Sicilia il SEAP, sindacato esercenti audioprotesi, la nuova sigla, fondata a Catania, che rappresenta gli operatori nel campo delle protesi acustiche. Il sindacato è stato presentato questa mattina alla stampa nella sede di Assoesercenti a Catania.
Ad illustrare ruolo e impegno del SEAP sono stati Giovanni Fabrizio Testa e Mario Rizzo rispettivamente presidente e segretario, insieme ai componenti del direttivo Giuseppe Marcello Marano e Vincenzo Velardita. Del direttivo fa parte anche Giuseppe Messina. Nell’occasione il sindacato ha aderito ad Assoesercenti, rappresentata dal presidente Salvo Politino. “La necessità di costruire il sindacato delle aziende audioprotesiche – spiega Testa – è nata dall’esigenza di colloquiare con le istituzioni e chiedere maggiori tutele per il comparto. E proprio alla Regione Siciliana chiediamo l’uniformità territoriale, senza disparità di trattamento tra le Asp provinciali, in modo da garantire standard qualitativi uniformi per tutti i cittadini. Chiediamo anche celerità nelle autorizzazioni e che i lavoratori pubblici siano dotati della strumentazione adeguata per valutare le esigenze uditive dei pazienti, così come occorre la presenza di specialisti otorini e audiologi in ogni distretto sanitario. Ma rivendichiamo anche – prosegue Testa – l’applicazione di un tariffario regionale, per evitare disparità nei costi applicati. Infine, ma non da ultimo, vogliamo che venga rivisto il processo di collaudo dei dispositivi protesici, perché ogni paziente ha una storia diversa e un campo dinamico differente dagli altri”.
“Assoesercenti – dice il presidente Politino – si occuperà dell’affiancamento nella fornitura e nella commercializzazione delle protesi. Ma interverrà anche a supporto dei servizi, come la formazione, la sicurezza sul lavoro, l’acceso al credito e gli enti bilaterali. Siamo felici di accogliere il SEAP tra i nostri associati perché è una sigla che rappresenterà con passione ed entusiasmo il comparto protesico a livello regionale, un settore che ha necessità di avere una voce che porti avanti nelle sedi istituzionali le proprie esigenze”.